Recensione Crepe

A dare il via alla terza edizione dell’IN_visibile Festival, organizzato dalla Compagnia dei Giovani, è la compagnia teatrale Segni a matita di Faenza, in provincia di Ravenna, che con lo spettacolo Crepe ha aperto le danze venerdì 7 ottobre 2022.
Il progetto dello spettacolo nasce con la scrittura del testo grazie a Deanna Morlupi.
Successivamente, con il coinvolgimento delle altre attrici, è stato messo in scena un quadro ben fatto e complesso, dove diverse storie racchiudono molteplici aspetti comuni della vita.
La vicenda si apre in una sala d’aspetto tutta al femminile, dove quattro ragazze aspettano il loro turno per contribuire con le loro esperienze ad un progetto di ricerca sociale.
Ed è cosí che la moglie perfetta Luisa (Federica Bevilacqua), l’impacciata Grazia (Deanna Morlupi), la ragazza-madre Ada (Veronica Drei) e la mamma dei sobborghi Gloria (Elena Cupidio), una dopo l’altra, grazie all’intervista, ci regalano intense emozioni affrontando diverse tematiche sociali molto sentite ai giorni nostri, quali: costrizioni sociali, obesità, orientamento di genere, sofferenze e violenza.
Una delle tante peculiarità dello spettacolo è la presenza di un’ombra, la quale fa da sfondo
all’intervistata e rappresenta in sé la vera essenza e la parte nascosta di ciascuna delle
protagoniste.
Riscontriamo, quindi, una tematica ben conosciuta e odierna, ovvero quella della maschera,
perché sappiamo tutti quanto è scomodo far vedere, ma anche soprattutto dire, ciò che si prova veramente.
Le ombre arricchiscono con un tocco molto suggestivo lo spettacolo dal punto di vista della
scenografia, molto semplice ma allo stesso tempo articolata dalla presenza del “doppio”, grazie
anche ad effetti di luce e ad alcune parti cantate molto emozionanti.
La rappresentazione si chiude con tutte le ombre che si ritrovano e regalano uno sguardo
benevolo, a quella vita che, seppur scomoda e piena di problemi, può essere comunque accolta con un sorriso propedeutico all’accettazione di se stessi.

Giulia Casapiccola